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Il sapone vegetale : conoscerlo per comprenderne le qualità

Cenni di storia

  • La nascita del sapone risale all'incirca al 2800 A.C. Reperti trovati in Mesopotamia, ne testimoniano la preparazione con acqua, sostanze alcaline e olio di cassia. 
  • La diffusione del sapone nel bacino del Mediterraneo  si deve al popolo Arabo che nel 800 D.C. lo produceva impiegando olio di oliva e alloro, grazie alla presenza di rigogliose coltivazioni di queste piante.
  • I primi saponifici europei nacquero nel XII Secolo in Italia (Savona e Venezia) e in seguito in Francia dove ebbe origine il sapone di Marsiglia. 

Come si produce il sapone: tecniche di lavorazione a "freddo" e a "caldo"

  • La lavorazione definita a "freddo" permette di ottenere il sapone senza ricorrere a fonti di calore esterne. I vari ingredienti sono mescolati tra loro, secondo le dosi della ricetta in questo modo le proprietà delle sostanze contenute rimangono inalterate .

  • La lavorazione a "caldo" al contrario richiede l'utilizzo di fonti di calore e quindi le sostanze presenti possono alterarsi.

 

Come avviene il processo di saponificazione    

  • Perché avvenga la saponificazione è necessario utilizzare delle sostanze grasse (che possono essere vegetali, animali, sintetiche e petrolchimiche) e alcali (soda e potassa caustica).
  • Il processo si completa con l'aggiunta di profumi, conservanti o coloranti.

 

Queste delucidazioni sono importanti per comprendere che ci sono sostanziali differenze tra i vari tipi di sapone, anche se in apparenza potrebbero sembrare tutti uguali. La tipologia di base grassa utilizzata, la modalità di lavorazione e la qualità degli ingredienti impiegati sono indicatori fondamentali per poter valutare la qualità di un sapone.    

I saponi più pregiati : come riconoscerli? 

I migliori sono quelli più affini alla naturalezza della nostra pelle, che detergano delicatamente e che abbiano spiccate proprietà idratanti. La cute agisce come prima barriera difensiva del corpo ed è importante quindi mantenerla in salute.  In particolare:

  • prodotti con l'utilizzo di basi grasse completamente vegetali. A tal proposito, impariamo a leggere le etichette; alcuni ingredienti, se presenti (es. vaseline, paraffinum liquidum, petrolatum) ci indicano che quel sapone contiene sostanze ricavate dal petrolio o dai residui di raffinazione.    
  • ingredienti come sodium palmate, sodium cocoate indicano la sola presenza di grassi vegetali. Quest'ultimo sarà sicuramente un sapone di qualità, prezioso e analogo alla pelle. 
  • nelle etichette gli ingredienti sono indicati in ordine di percentuale: il primo, quindi, sarà presente in maggior quantità e l'ultimo in percentuale minore. Verifica che tra i primi ingredienti siano indicate sempre sostanze naturali. Per aiutarti puoi controllare il biodizionario dove verificare  tutti gli ingredienti
  • un sapone di buona qualità,  a nostro avviso, deve essere completamente biodegradabile , a Ph compatibile e lavorato a freddo
  • ultimi indicatori ma non meno importanti, senza aggiunta di conservanti e preferibilmente senza grassi animali .  

 

Abbiamo selezionato, dopo attenta valutazione  un saponificio artigianale ligure, Cibe Laboratori , un'azienda a conduzione familiare che da oltre 25 anni produce autentiche specialità erboristiche utilizzando solo basi di origine naturale ed attivi vegetali, per lo più estratti nel loro laboratorio, da piante spontanee cresciute nella valle. 

 

L'impronta artigianale è riconoscibile nella produzione, tipica ed originale e anche nell'attenzione rivolta al cliente: etichette semplici  e ricche di informazioni, prodotti pensati per un consumatore sensibile all'ambiente di oggi e di domani.  

     

Qui potrete trovare una selezione di saponi che rispondono ai più alti standard qualitativi del mercato !!

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